Testo tratto da: Escursioni in Val Divedro di Gianfranco Francese edito a cura Pro Loco S. Domenico nel 1991. PIZZO MORO m. 2948. E' una cima poco visitata, anche perchè la salita risulta abbastanza faticosa.In ogni caso il panorama a largo giro di orizzonte è certamente non inferiore ad altre cime vicine e più frequentate. Salita per il versante S. E' il percorso più semplice, in parte monotono nella parte intermedia a causa delle ripide chine di pietrame. Divertente e facile la crestina finale. Dal Passo di Valtendra si sale a N. in direzione della fascia di rocce verticali, traversando a sin. sul lato di Veglia. Si supera in diagonale una colata detritica e, poco sotto le rocce, si risale un ripido pendio erboso che permette di raggiungere un ripiano al disopra della bastionata rocciosa. Si lascia a des. un marcato sperone che delimita una valletta con massi sovrapposti, e si continua in salita per l'evidente canalone. Il percorso è alquanto faticoso, dapprima per tracce erbose poi per detriti, si raggiunge la cresta di massi accatastati e, poco oltre, un grosso gendarme roccioso a cavaliere del filo di cresta, da dove s'intravvede la cima. Si aggira il torrione a sin. e, risalendo un canalino roccio, si raggiunge il tagliente della cresta, affacciandosi sul versante della Val Bondolero. Si seguono le tracce esigue di sentiero fino ad un intaglio, che si supera con facile arrampicata e si prosegue sulla cresta pianeggiante di blocchi instabili, fino alla cima. In discesa si consiglia di seguire lo stesso percorso. Tempo: ore 1,30 dal Passo di Valtendra Dislivello 520 m. Difficoltà: F. Sperando di esserti di aiuto, ti auguro una buona salita e facci sapere se le cose sono cambiate. Ciao e saluto gli estimatori di questo impareggiabile sito, augurando a tutti di camminare divertendosi in completa amicizia. ( come facciamo noi con il MITICO Cappef ) Giorgio. www.escursionando.it
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