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Discussione:

SCI ALPINISMO ATTIVITA' PER UOMINI VERI

Autore:

Valter

Data/Ora:

09/03/2005 22:42:31

Lo scia - alpinismo è l’attività che consiste nell’usare gli sci per fare delle gite e delle ascensioni di carattere alpinistico, in pratica si tratta di un perfetto connubio fra lo sci inteso come mezzo di locomozione su terreno ricoperto di neve, come fu concepito in origine e l’alpinismo.In altre parole lo sci – alpinismo è la maniera più indicata per avvicinare l’alta montagna nella sua veste invernale, in pratica una montagna, però ancora intatta, allo stato naturale, non addomesticata dagli impianti meccanici di risalita e dalle piste preparate, segnalate e attrezzate anche con posti di pronto soccorso ecc.
In considerazione di quanto esposto nel libro di vetta dall’amica Allessandra:
“Tra poche domeniche mi appresterò ad affrontare il Leone...Vincerò io o mi sconfiggera'? Preciso che lo sci alpinismo non è solo un attività "x uomini veri" come dite nella pagina "Chi siamo?", ma anche noi fanciulle ci diamo dentro! Vi farò sapere com'e' andata.”
Risposta dell’amico Flavio:
“Alessandra, non era intenzione creare polemiche, scrivendo "uomini"...so benissimo che ci sono tante donne con le "palle" e questo non vuole dire che abbiano veramente le "palle" ...mi hai capito!!!
In merito al Leone, tanti auguri!!! Ricordati che la Montagna non perde mai!!!”
Presentazione chi siamo del sito :
In questo sito sono proposte foto recenti e non, di gite suddivise in Escursioni a piedi e di Scialpinismo (attività per uomini veri!) e ...scusate se talvolta non sono molto professionali ma sono 'vive' per coloro che hanno partecipato attivamente.Le gite elencate sono state tutte da noi effettuate e certamente ve ne sono molte altre, magari più belle o interessanti......segnalatecele !!! Molte delle escursioni a piedi potrebbero essere anche gite da scialpinismo e viceversa, ma noi le abbiamo fatte così.
La considerazione come definisce l’amico Flavio (attività per uomini veri !) mi sembra che nel senso etimologico della parola, non vi sia nessuna discriminazione di sesso, tra uomo e donna, in altre parole, uomo (homo – Inis) mammifero superiore, che si distingue per molti caratteri fisici, come la posizione eretta, le gambe robuste e poderose, la pianta del piede appiattita e larga, le braccia pendenti e libere, con mani, la pelle liscia, molle, cervello di maggiore volume e circonvoluzioni, specifiche per la favella e le attitudini mentali, donna padrona femmina dell’uomo.
D’accordo che ieri 8 marzo era la festa della donna, ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa, le associazioni femminili organizzano manifestazioni e convegni sull’argomento, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione femminile, ma è attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti, e dai ristoratori dai loro locali affollati, magari non sanno cosa è accaduto l’8 marzo del 1908, ma sanno benissimo che il loro volume d’affari trarrà innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza. Nel corso degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare questa data, è andato in massima parte perduto il vero significato di questa ricorrenza, perché la grande maggioranza delle donne approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all’insegna della “trasgressione”, che può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, come possiamo leggere sui giornali, che danno grande rilevanza alla cosa, riproponendo per un volta i ruoli invertiti. Per celebrare la festa della donna, bisogna comportarsi come gli uomini?
Pertanto com’esattamente dice L’amico Flavio, gli uomini veri, sono tutti uomini e donne, uniti per questa cosa meravigliosa cosa che è la montagna, che ci deve unire e farci capire che non serve la competizione, la vittoria o la sconfitta, l’importante è saper migliorare la propria capacità sciatoria, gli sci – alpinisti, a differenza degli sciatori da pista, si trovano a dover affrontare nevi sempre diverse e terreni particolarmente difficili. In particolare la tecnica sciistica della FISI certamente aiuta ma non risolve tutti i problemi essendo improntata ad insegnare a sciare su pista con l’obiettivo della velocità delle gare. Lo sci – alpinista invece deve sciare in sicurezza e soprattutto, con soddisfazione e divertimento. La neve fresca presenta reali difficoltà che solo gli sciatori capaci (uomini – donne) possono farvi le loro evoluzioni con relativa facilità. Essi posseggono tutto un passato d’esperienza che gli permette di sciare bene con qualunque condizione di neve. Avendo acquisito sia una conoscenza perfetta dell’elemento nel quale si trovano, sia una sensibilità particolare dello sci adattata all’elemento stesso, l’importante è migliorare la tecnica e affrontare in futuro i fuoripista e le gite di sci – alpinismo dal punto di vista della sicurezza ma anche dell’eleganza e della azione efficace.
Con riferimento alla salita del re delle Alpi Lepontine il Monte Leone è sicuramente la più conosciuta di tutta la zona, la quale offre un panorama d’incomparabile bellezza che compensa le fatiche della lunga salita, bisogna prestare qualche attenzione al pericolo di valanghe per il tratto che passa sotto le pareti dell’Hubschorn, meraviglioso il panorama dal colle del Breithorn. Dal passo si attraversa a mezza costa in direzione Est e si scende perdendo quota per un centinaio di metri sino al pianoro dell’Alpjenglescher, quindi ci si dirige verso il piccolo intaglio della cresta Sud del Monte Leone, dove si lasciano gli sci e raggiunge per un breve e ripidissimo pendio la cresta, che con affascinante arrampicata si sale fino alla vetta, prestando particolare attenzione secondo il grado dell’innevamento alle cornici.


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