Ho 56 anni sono nato in montagna dove ho sempre vissuto, da circa 35 anni pratico lo sci alpinismo una media di 50 escursioni a stagione, credo per questo di avere imparato ad avere rispetto della montagna.
Non faccio gite difficili non sono un temerario, ho paura della montagna e MAI dico MAI in tanti anni di attivita' ho corso un pericolo ho provocato il distacco di una slavina o sono transitato in un luogo dove dopo qualche ora ne e'scesa una.
Fatta questa premessa sostengo che per andare al Cazzola l'arva non serve, certo sui pendii ripidi che scendono sulle piste ho gia' visto slavine ma il Cazzola e' cosi'  ampio che si deve proprio desiderare il suicidio se ci si caccia in quei luoghi.
Comunque io credo che la sicurezza non si attua con l'arva ma con il buonsenso e soprattutto con tanta umilta', l'importante e'non sentirsi mai troppo sicuri esperti  ed avere una buona dose di sana paura
Chi e' in grado di predire dove e quando scendera' una slavina????? ci sono persone che si sentono esperte e che secondo me corrono rischi enormi seppure dotati dell'arva
L'arva non e'un ombrello che ripara dalla valanga, se c'e'il dubbio che un passaggio possa presentare anche solo un minimo pericolo meglio tornare indietro questa e'la mia convinzione.
Riguardo poi alla legge che impone arva sonda e pala credo sia l'ennesima assurdita' italiana
L'Italia e' soffocante con leggi leggine lacciuoli in tutti i campi, ora si vuole regolamentare anche le escursioni in montagna lo ritengo pericoloso per noi che amiamo questo ambiente
Forse sarebbe meglio che lo stato si prodigasse a far crescere la cultura sensibilizzasse al rispetto della natura, in tutte le forme, chi va nel pericolo non ha rispetto per la montagna
Ovviamente queste leggi poi valgono solo per chi fa dell'escursionismo non per chi scende in fuoripista o per chi frequenta le ciaspolate che muovono denaro (vedi traccia bianca ma non solo)
Grazie ed un saluto a tutti