Dall’inizio della stagione estiva, ho perso il conto di quante volte le testate giornalistiche ci hanno proposto notizie di dispersi, feriti e morti sia in montagna che in mare. Credo in percentuale nettamente superiore in montagna, forse perché l’ambiente è più vario e nasconde più insidie, o forse perché richiede un’attrezzatura e una preparazione più adeguata. Per chi ama la montagna come me, ogni notizia simile è una ferita al cuore, fa male, e fa riflettere…!  Ancor più brutto è leggere su alcuni forum, tutte quelle polemiche e quelle frasi del tipo… “se la sono cercata” o peggio ancora “ecco… ora lo stato dovrà sborsare altri soldi per sostenere le spese di ricerche e di soccorso, soldi che alla fine dovranno uscire ancora dalle nostre tasche”. E’ vero… a volte alcuni infortuni potrebbero essere evitati, del resto l’altro giorno io stesso, scendendo dal Rifugio Maria Luisa, ho incontrato tre donne che risalivano il sentiero con delle scarpette ballerine, una di loro addirittura con la gonna. Sono il primo a dire che in montagna ci si deve andare con la giusta attrezzatura e la giusta preparazione, come del resto penso anche al mare. A volte però sono vere e proprie fatalità… in questa estate hanno perso la vita due alpinisti sul gruppo del Monte Bianco perché una scarica di sassi ha tranciato le corde facendoli precipitare nel vuoto… concedetemi il termine… se non è “sfiga” questa!!! Indipendentemente da tutto ciò, ritengo comunque che la vita umana non abbia prezzo, e che sia giusto venga fatto tutto il possibile per aiutare e soccorrere chi è in difficoltà, o abbia avuto un incidente, avvenuto o per  fatalità, o come dice qualcuno, perchè se la sono cercata. Se volessimo metter giù un elenco di quante volte i soccorsi intervengono perché “qualcuno se l’è cercata” la lista sarebbe lunga, molto lunga,  e ci accorgeremmo che gli interventi in montagna o al mare sono solo una minima parte… pensiamo solo a quanti ubriachi o drogati tutti i giorni vengono soccorsi!  La vita di ognuno di noi è un dono prezioso, non gettiamola nella spazzatura, e prima di dire “se la sono cercata” o “ora chi paga?” riflettiamo… domani potremmo essere noi ad aver bisogno di aiuto!!! Carlo