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Discussione:

monte Zeda e dintorni

Autore:

aldo

Data/Ora:

05/06/2006 12:38:35

Cari amici, da quando seguo il vs. sito ho avuto il desiderio di salire al monte Zeda. Avrei voluto salirvi a Dicembre, quando vi si riuniscono molte persone, ma anche quest'anno non sono riuscito. Appena messi a riposo gli sci ho detto: prossima tappa monte Zeda! Così il 2 giugno parto da Bergamo con un amico e raggiungiamo Scareno in valle Intrasca. Pochi passi e subito siamo immersi da un'atmoefra selvaggia e incontaminata. Successivamente un piccolo monumento a ricordo di caduti partigiani a seguito di un rastrellamento del 44 ci fa pensare a quanti hanno dato la vita per la nostra libertà. Passiamo per l'alpe Piaggia (dove una signora ci ha detto che ogni seconda  domenica di luglio si fa festa con una grande polentata) poi per Occhio e Onunchio villaggi meravigliosi, con case in pietra, alcune delle quali ormai irrimediabilmente perse. Prendiamo quindi per il colle  della Forcola e la pendenza comincia a farsi sentire. I sentieri percorsi fin'ora sono decisamente poco frequentati, ma non fai a tempo ad avere dubbi che già trovi una segnalazione che ti rassicura. Dalla Forcola passiamo al colle di Onunchio , ed alla cappella del Pizzo Marona, dove incontriamo le prime 3 persone. Ormai il persorso si fa prevalentemente  di cresta, ben marcato e con alcuni punti attrezzati con catena. Lo spettacolo è meraviglioso, da una parte la pianura con i suoi laghi mentre dall'altra un susseguirsi di monti e valli parallele al percorso come una serie di "quinte" di un palcoscenico naturale. Eccoci poi al monte Zeda dove incontriamo una comitiva del "camminitalia" ed altre persone che sono salite dal passo Folungo. Una mezz'oretta di riposo per un panino e via verso il Monte Vadà, dove si possono vedere alcune testimonianze della guerra.
Ormai le gambe cominciano ad essere stanche e siamo da un po' senza niente da bere, per cui decidiamo di scendere rapidamente lungo la costa del "pian dei morti". Anche quì alcuni scorci sono indimenticabili, ma ormai il sentiero non esiste più e si cammina sul ripido con erbe secche e scivolose poi tra ginestre rinsecchite che ti graffiano la pelle, ma ormai siamo nuovamente a Piaggia ed in breve a Scareno, felici per aver effettuato un giro indimenticabile, e di questo ringrazio anche il vostro sito.(credo sia più consigliabile andare al passo Folungo e scendere a Piaggia sul sentiero n. 12)
Non ho posto un argomento di discussione, ma ho voluto dare un'indicazione per un'escursione troppo bella, spero quindi di non aver abusato del forum, nel caso cancellatemi pure. Ancora un grazie e chissà che un giorno non ci si incontri su qualche montagna. Ciao, Aldo


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monte Zeda e dintorni05/06/2006 12:38:35aldo
     Re:monte Zeda e dintorni06/06/2006 21:32:35cappef

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