Ciao Andrea, personalmente non essendo un amante del Devero conosco poco la zona, comunque riporto integralmente le indicazioni dell’itinerario di salita, tratto dal volume “ VEGLIA DEVERO della collana ESCURSIONISMO IN VALDOSSOLA di Paolo Crosa Lenz e Giulio Frangioni Edizioni GROSSI Domodossola” Inoltre (anche se forse non gradito a qualcuno che partecipa a questo forum) riporto anche l’itinerario tratto dalla GUIDA DEI MONTI D’ITALIA di Renato Armelloni ALPI LEPONTINE SEMPIONE – FORMAZZA VIGEZZO che spesso utilizzo per gli itinerari ! Buona montagna, con la speranza di una meravigliosa ascensione alla Rossa, sperando che qualcuno pubblichi nuove relazioni dettagliate e maggiormente aggiornate e sicuramente migliori di queste tratte dai vari volumi in mio possesso ! Ciao Valter 37. PUNTA BELLA ROSSA m 2887 (Paolo Crosa Lenz e Giulio Frangioni) Luogo di partenza: Devero m 1631 Dislivello: m 1256 Tempo: ore 4 Difficolta: EE/F + La Rossa ovvero l'inconfondibile piramide che sovrasta Devero. E' chiamata Rothorn dagli svizzeri, tradotto letteralmente Corno Rosso, uno del tanti delle Alpi, ma uno del pochi veramente azzeccati. Sono sconosciuti i primi salitori che costruirono sulla cima un ometto; notizie non documentabili fanno ritenere che l'ascensione fu probabilmente compiuta dal conte Leonardi di Casalino con Fi-lippo Longhi, che percorsero il versante italiano, prima della venuta del Coolidge, in compagnia dell'inseparabile guida alpina Almer, nell’estate del 1891 saliti dal versante svizzero lungo la via che si snoda dal Passo del Laghi. Da allora diversi itinerari di salita sono state tracciati su tutti i versanti, ma i migliori, quelli che sono stati, di diritto annoverati fra le vie classiche dell’alpinismo, sono quelli che si snodano sulla parete est, che si innalza dal Passo della Rossa, e sul versante sud-ovest dove primeggia fra tutte la più conosciuta: lo spigolo della Rossa, che, a dispetto del suo nome, ha molto poco di spigolo, sviluppandosi tra l’altro verso sud – est. In ogni caso la salita qui descritta, anche se si tratta di una "normale", non va sottovalutata: occorre occhio per trovare il percorso e conoscere i primi rudimenti dell'arrampicata. In caso di temporali, una veloce ritirata e la soluzione più saggia, poiché questa montagna ferrigna si trasforma in una calamita per i fulmini. Da Devero si segue la carrareccia che conduce alla località Canton, appena attraversato il ponticello che conduce al rifugio Castiglioni si devia decisamente a destra, costeggiando il piccolo ruscello. Superato un gruppo di case di recente costruzione, si devia a destra in una zona cosparsa di grossi macigni, quindi ci si alza di pochi metri per giungere ai prati dell'alpe Campello. Superato il primo gruppo di baite, si prosegue verso altre due baite; salendo dietro queste ci si porta nei pressi del torrente della Rossa. Alzandosi per ripide tracce e in leggera diagonale ci si porta al Piano della Rossa (m 2051 h 1,20). Un centinaio di metri prima di giungere al grande sasso che può fungere da ricovero di fortuna, si devia a sinistra, guadando il torrente proseguendo guidati dalle indicazioni gialle e rosse ed il segnavia N° 44 (via dei camosci). Districandosi in mezzo a blocchi di serpentino rosso, superati alcuni piccoli ruscelli, si devia decisamente a destra. Il sentiero si fa più ripido, supera un caratteristico intaglio formato da due sassi che recano delle croci a ricordo di una tragedia della montagna, quindi si perviene in una bella radura. Si segue il bel sentierino che si snoda sul prato, quando inizia la giavina si devia a destra, innalzandosi di fianco ad una fascia di roccia grigiastra. Piccole tracce e qualche ometto forniscono utili informazioni. Deviando ancora verso destra si supera un altro risalto, prima di infilarsi nel canale che scende dalla cresta che si estende dalla Punta della Rossa lungo la cresta del Marani. E' un canale infido e friabile, occorre prestare un pò di attenzione ad eventuali scariche di sassi dalla parete a sinistra. Guadagnando rapidamente quota si giunge nel punto ove il canale si restringe e la via appare sbarrata; appena possibile deviare a destra e attaccare le solide rocce. Per una serie di piani inclinati e di cenge ci si innalza sino a portarsi sotto il filo di cresta con percorso non obbligato e divertente. Si percorrono gli ultimi metri con la pendenza del terreno che tende a diminuire ed in breve si giunge alla sommità dove sono poste delle croci.
156. PUNTA DELLA ROSSA (Rothorn) (Renato Armelloni) 2887 m IGM (2888 m CNS). - Si erge con bello slancio ad occidente del passo omonimo. E’ la vetta caratteristica e più conosciuta dell'Alpe Devero. Asimmetrica nelle forme, espone un'alta e verticale parete E, uno slanciato anche se non ben marcato spigolo SE, ed uno spigolo NE piuttosto articolato e discontinuo. A N scende con una bassa parete a placche sui detritici fianchi dei laghi di Geisspfad. Nome appropriato, tra i numerosi Rothorn (corno rosso) delle Alpi, per il colore delle rosse rocce scisto-serpentinose colorate dai silicati di ferro, che tanto si prestano all'arrampicata. Raggiunta su tutti i versanti da numerosi itinerari di roccia, presenta sulle pareti E e SE i tracciati di maggior interesse. La cima sarebbe stata raggiunta da Leonardi di Casalino con Filippo Longhi (RM 1894, 286), prima della nota ascensione di W.A.B. Coolidge con Christian Aimer jr., 17 luglio 1891, i quali peraltro rinvennero sulla vetta una grossa piramide. 156a) per il versante Sud-Ovest (via normale). Giovanni Corradi, Gian Domenico Ferrari, 24 agosto 1896 (RM 1897, 19). II più facile itinerario del versante Devero, che si svolge su roccette non difficili ma un poco fastidiose per il detrito che le ricopre. Sostanzialmente si sviluppa con una lunga diagonale da sinistra a destra. Soprattutto utilizzato in discesa. Difficolta: F+. Dall'Alpe Devero, seguire l'it. 147a del Colle Marani fin sotto le pendici meridionali della Punta della Rossa, ai piedi dell'evidente canalone che scende dalla depressione 2754 m. Salirlo per le ripide rocce di destra (salendo; II -) poi, appena possibile, traversare orizzontalmente a destra (E) per raggiungere un canale secondario. Innalzarsi su un sistema di cenge; obliquando sempre a destra, per placche non difficili, si esce sulla larga cresta O che facilmente conduce alla cima (ore 4 da Devero). DISCESA. - Dalla vetta scendere un facile tratto della cresta O. Abbassandosi sul versante S, diagonalmente a destra, su facili rocce, raggiungere il margine di un canale nel quale si scende senza difficoltà. Con un traverso orizzontale a destra si arriva sul bordo del canalone, nel quale ci si abbassa arrampicando (II -). Raggiunta la base delle rocce, per detriti si divalla verso sinistra (SE) fino al Piano della Rossa, dove s'incontra il sentiero che scende all'Alpe Devero.
147. Colle Marani 3051 m CNS. - Depressione sulla cresta spartiacque, tra la Punta Gerla e la Punta Marani o Schwarzhorn. Senza nome sulle carte, e quotato sulla CNS. Frequentato colle, punto di partenza per la cresta N del M. Cervandone (cresta Larden) e per la salila alla vicina Punta Marani (Schwarzhorn). 147a) per il vallone Est. Lungo, panoramico percorso d'alta montagna su morene e nevai. F. Dall'Alpe Devero (loc. Canton 1638 m), con il sentiero dell'it. 157a al Piano della Rossa 2043 m (ore 1). A sinistra si stacca un sentierino che sale a monte delle pietraie (ometti) e in lieve discesa raggiunge il pianone morenico. Da qui, innalzandosi a destra (NO) sul ripido pendio, si passa sinuosamente in un canale che interrompe la bancata rocciosa. Sopra la bancata, lasciato a destra il canale della via normale della Punta della Rossa, si sale diagonalmente a sinistra fino ad uscire nell'ampia conca, dove sfocia il vallone nevoso che scende dal Passo Marani. Lo si percorre con accentuata, ma non eccessiva inclinazione, fino a raggiungere il colle (ore 3; ore 4).
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