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Discussione:

Mostra dalle Alpi alle Ande

Autore:

Valter Comaschi

Data/Ora:

12/08/2006 09:33:58

MOSTRE: DA ALPI AD ANDE, SFILATA MUMMIE A MUSEO BOLZANO
BOLZANO - Una sfilata tutta particolare di mummie dalle Alpi alle Ande si puo' ammirare da domani fino al 14 novembre al museo archeologico di Bolzano. A fare un po' di compagnia a Oetzi, la mummia dei ghiacci di 5 mila anni fa che e' al centro del museo bolzanino, ci sono dodici mummie dell'antica e misteriosa civilta' peruviana dei Chachapoya. La mostra temporanea ricostruisce la cultura di quello che e' conosciuto come 'il popolo delle nuvole' che risale al periodo dall'800 al 1500 d.C.

Nel 1996, tra le nebbie della foresta peruviana, fu scoperta una necropoli che testimonia una sorta di convivenza naturale tra i vivi ed i morti nella cultura Chachapoya-Inca. A questi affascinanti ritrovamenti esposti appartengono, oltre a reperti di insediamenti e siti funerari dal luogo di ritrovamento archeologico presso la Laguna de los Condores, dodici mummie di esseri umani ed altre di animali.

Il microclima delle tombe, poste a 3.000 metri di altitudine, ha offerto le condizioni ideali affinche' i cadaveri mummificassero e potessero essere conservati, praticamente intatti, fino ad oggi. Gli esperti sostengono che i Chachapoya utilizzarono i loro morti come oracoli. Ancora oggi gli abitanti di Leymebamba hanno conservato un rapporto molto stretto con i loro antenati.

La mostra di Bolzano e' parte di uno scambio di ricerche in atto tra il museo archeologico di Leymebamba in Peru', il museo tecnico di Vienna ed il museo archeologico di Bolzano. Durante la loro permanenza in Europa le mummie saranno sottoposte ad esami tecnici seguendo metodi non invasivi. Siccome il 'popolo delle nuvole' ancora non e' studiato a fondo, gli archeologi e gli esperti di mummie da queste analisi si attendono di ottenere nuove conoscenze sul culto dei morti.

Oltre alle dodici mummie umane sono esposti piu' di 100 oggetti d'uso corrente e prodotti dell'artigianato: tessuti, ceramiche, legno e metallo. Modelli e planimetrie ricostruiscono poi la realta' culturale del popolo delle nuvole.

I Chachapoya nell'800 migrarono dalla zona del Rio delle Amazzoni verso le regioni dell'attuale Peru' situate piu' in alto e cominciarono a popolare il nordest del paese. Siccome non esistono riferimenti scritti, si sa molto poco di questo popolo. Gli appartenenti alla civilta' Chachapoya furono nominati 'popolo delle nuvole' dai loro conquistatori, gli Incas. Si suppone che cio' sia in relazione con la loro caratteristica di erigere insediamenti su alture di montagna e su crinali spesso avvolti nella nebbia. Gli Incas descrivono il popolo delle nuvole come ''guerrieri dalla pelle e dai capelli chiari''. Ormai sono famose i loro resti architettonici specialmente la colossale fortezza rocciosa a Kuelap e la necropoli di Ravesh, entrambe studiate nel 1.800 dall' antropologo austriaco Charles Wiener.

Nel corso del 1.400 i Chachapoya entrarono in conflitto con l'impero degli Incas, che allora si espandeva rapidamente, ma furono sconfitti in seguito a lunghi e cruenti combattimenti.

Molto probabilmente, i sovrani Incas erano interessati soprattutto a due risorse dei Chachapoya: le foglie di coca ed esotiche piume dei meravigliosi uccelli del Rio delle Amazzoni.

Entrambe erano di enorme importanza per le cerimonie degli Incas. In seguito alla loro sottomissione da parte degli Inca vi fu un'assimilazione parziale dei Chachapoya. All'inizio del 1.500 arrivarono i conquistadores spagnoli ed i Chachapoya si allearono con loro per liberarsi dal giogo degli Incas. Dopo lo sterminio della civilta' Incas, i Chachapoya furono pero' ugualmente costretti a sottomettersi ai nuovi dominatori arrivati dall'Europa. I conquistatori spagnoli,pero', avevano importato agenti patogeni, dai quali il sistema immunitario dei Chachapoya-Inca non era in grado di difendersi. Il popolo delle nuvole, debilitato dalle epidemie, fu decimato anche dalla politica coloniale, finche', la loro cultura cesso' di esistere. Ora ci restano solo le loro mummie.
Notizia Agenzia ANSA 11/08/2006 21:05


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