E' dalla fine degli anni 70 che pratico lo sci alpinismo una media di 50 gite a stagione, non faccio cose impossibili ma credo di avere girato parecchie cime dell'ossola
Al Moncucco ed al Diei andavo prima che venissero costruiti gli impianti ed ora trovo davvero una limitazione alla mia libertà che una legge dello stato mi impedisca di salire, tra l'altro credo arbitrariamente anche con gli impianti chiusi.
Concordo che generalmente uno sciatore alpinista non dovrebbe risalire una pista, ma ci possono essere circostanze in cui puo'  succedere.
Con condizioni di neve estremamente pericolose o per mancanza di tempo o per allenamento anche se non si vede lo sci alpinismo come sport competitivo.
Comunque qualsiasi siano le motivazioni non vedo perchè precludere questa possibilità considerato che i terreni delle piste non sono generalmente di proprietà  del gestore impianti, la montagna dovrebbe essere di tutti coloro che la avvicinano con educazione
Non riesco neppure a vedere ne il pericolo ne quanto possa rompere uno sciatore alpinista che sale educatamente sul bordo della pista.
Infatti questa limitazione non ha minimamente inciso sul numero degli incidenti sulle piste da sci.
Per ridurre gli incidenti sulle piste ritengo si dovrebbe ritornare un po' all'antico: piste più strette con qualche gobba limiterebbero la velocità, pertanto numero e pericolosità degli incidenti.
Sono felice di sapere che in valsesia qualche gestore dotato evidentemente di maggiore intelligenza abbia capito che anche lo sciatore alpinista puo'  portare qualche soldo.
Grazie ed un saluto a tutti