Come già ho riscontrato personalmente e lamentato da parte di altri escursionisti,ci sia questo modo errato (da parte di alcuni soggetti che si reputano guide o accompagnatori di media montagna) di condurre i partecipanti nel modo più errato in montagna:non è giusto tenere un passo appropiato all'andatura veloce perchè chi è lento rimarrebbe indietro,ma è doveroso e rispettoso nei confronti di partecipanti più "lenti" tenere il passo del più lento,anche perchè si rischia che non vi partecipi ad altre escursioni e che possa far pubblicità negativa alla società a cui ha partecipato nell'escursione.Credo che non serva ad arrivare mezzora o un'ora prima in vetta:i partecipanti si demotivano e oltretutto a mio parere non si apprezza il vero camminare e la conoscenza profonda del luogo.Chi vuol dimostrare di essere forte e veloce in montagna,lo faccia per se stesso andandoci da solo senza condurre i partecipanti allo spasmo e allo stress,perchè in montagna (a mio parere) ci si và per rilassarci,per il proprio benessere fisico e per contemplare tutta la natura che ci circonda.Un'altra cosa importante e assurda che mi è capitato di sentirmi raccontare,è la mancanza di aiuto da parte di accompagnatori,nei confronti di partecipanti in difficoltà che se la devono cavare da soli perchè l'accompagnatore è molto avanti nel percorso e se si è fortunati l'aiuto lo si trova tra i compagni d'escursione.Cose assurde,roba da denuncia.Pare che l'essere solidali in montagna sia diventata una rarità.Eppure leggendo dei libri sulla Grande Guerra del 15/18 in alta quota,anche tra i soldati che si affrontavano vi era molta solidarietà che si concretizzava con l'offrire all'altro ciò che gli mancava.Predetene atto voi GUIDE e ACCOMPAGNATORI!!!