Facendo seguito al post dal titolo "Montagne Assassine", alla cui discussione ho partecipato, ecco che ci risiamo. Non voglio dilungarmi troppo a ripetere le cose che ho già detto nel mio intervento in quella sede, per cui mi limito a riportare i fatti. Abbiamo 14 scalatori dispersi sul K2. Un italiano già salvo, gli altri si spera ce la facciano (anche se non sono italiani eh?). Soliti commenti dei lettori di giornali vari, questi si che sono assassini, altro che le montagne, e che qui riporto perchè ognuno di noi ne tragga le conclusioni che vuole sulla salute mentale di certa gente:

1)Solito discorso: ognuno e (sic)  di "divertirsi" o meglio di suicidarsi come meglio gli aggrada. Pero' che non ci vengano rotte continuamente le scatole con le loro tragedie (cercate), e soprattutto che non si debbano spendere soldi pubblici e purtroppo spesso anche vite umane per andarli a soccorrere.

2)Ormai queste "tragedie" sulle vette himalayane o su altre montagne hanno già rotto le scatole. Si tratta di imprese inutili, ripetitive e pericolose. Questi signori, che decidono di scalare queste montagne dovrebbero saperlo, ma invece insistono con una pervicacia degna di miglior causa. Allora, chissenefrega, chi è causa del suo mal.....

3)commento sintetico: mi dispiace... però... pazienza... la mia vita più spericolata si espleta sul divano davanti alla televisione... e non mi sono mai fatto male nemmeno ad una costola...

Interventi, lo devo citare per correttezza se no diventa pettegolezzo da parte mia, tratti dal sito del quotidiano "Il Giornale". L'altra volta Nick mi ha quasi cortesemente rimproverato di aver usato dei toni anche troppo "soft" nei conftonti di certa gente, per cui stavolta vado giù esplicito e pesante: questa gente mi fa proprio schifo. E sono pronto a scommettere che se anzichè persone disperse in montagna lo fossero in mare o nel deserto scriverebbero le stesse cose. Evidentemente la stronzaggine entra nel DNA di qualcuno e ivi permane in sempiterno. Inutile aggiungere che la mia replica sul sito dello stesso giornale, puntualmente, non è stata pubblicata. Un caro saluto a tutti Mario.