Vorrei aggiungere tre cose:
Prima di tutto vorrei dire a questi signori che passano la giornata sul divano a guardare la TV che forse non rischiano di rompersi una costola o di farsi male fisicamente, sempre che non cadano dal divano, ma che la TV fa comunque male al cervello, del resto basta guardare come ragionano per capire che se lo sono già bruciato. Inoltre, a furia di star sdraiati, diventeranno obesi e cominceranno a star male e allora poi... dovremo utilizzare i soldi pubblici per curarli? Se tanto mi da tanto... ma che se ne vadano a f....
Secondo: non mi meraviglierei se proprio questi signori si mettessero pure a guardare i documentari sull'Everest, K2 ecc. ecc. e trovassero pure il coraggio di dire "chissà che meraviglia dev'essere guardare il mondo da lassù"
Terzo: vorrei spendere una parola in merito anche a chi interviene come soccorritore. E' vero che spesso, o forse sempre, rischiano la vita per salvarne altre, è vero che spesso si potrebbe evitare tutto questo, ma è anche vero che anche loro hanno fatto una scelta di vita. Non credo che nessuno di queste persone sia stato obbligato a diventare membro del soccorso alpino o che sia. Lo hanno fatto per loro scelta, e sicuramente spinti dall'amore per la montagna, quindi... come noi siamo consapevoli che andando in montagna rischiamo la pelle (per scelta nostra) anche loro quando hanno deciso di diventare soccorritori sapevano i rischi a cui andavano incontro. E non credo proprio che quando debbano intervenire si pongano troppi problemi e domande, lo fanno perchè fa parte della loro scelta di vita e basta.
Detto questo... per quel che mi riguarda finchè il buon Dio me ne darà la possibilità continuerò ad andare in montagna, sapendo il rischio che corro, e sperando di non dovermi mai ritrovare appeso come un salame sotto un elicottero, ma se anche dovesse capitare... vorrà dire che il mio destino era quello... meglio un giorno da leone che una vita da c... a guardare il mondo attraverso uno schermo piatto e insignificante.
Buona montagna, Carlo