Scusa Renato, ma tu a che titolo parli? Sei una guida alpina o qualcosa del genere, per permetterti di etichettare tanto facilmente delle persone? Chiaro che la montagna non è assassina, così come non lo è il mare con quelli che annegano. Non credo però che un pescatore sorpreso da una tempesta che si ribalta e ed annega sia un pirla. Il fatto è che davanti alla natura noi uomini siamo piccoli e miserabili ed il destino ci presenta inevitabilmente il conto. A volte ci sono sì l'imprudenza e l'inesperienza che agiscono da concause, ma non sono e non saranno mai la causa unica e incontestabile di un evento, anche se tragico. Non era pirla quella signora che si è accampata alla periferia di Roma per essere violentata, giusto? Il discorso di chi se la va cercare per me regge poco. E poi scusami ma dare del pirla a chi è morto non è gentile, quanto meno perchè non può ribatterti. A volte mi sembra che per amor di discussione (o di polemica) si dimentichi che di fronte alla morte forse si deve contare fino a dieci e pesare bene le parole. Infine attenzione a sparare certi giudizi così, sui due piedi, perchè poi qualcuno potrebbe generalizzare. Se ti capita di uscire tranquillo di casa la mattina ed un autista di pullman si sente male mentre attraversi la strada, sbanda per il malore, ti tira sotto e ti ammazza, lui non è un assassino, ma tu passi per pirla perchè ti diranno che hai attraversato senza attenzione.
Un caro saluto e buona montagna come sempre.
Mario