Ciao, vi inoltro lo scambio di mail con l’Ente Parco che mi hanno gentilmente autorizzato a pubblicare e vi invito a leggere fino in fondo:
DOMANDA CARLO Il nuovo bivacco al Pian Vadà è chiuso a chiave e quindi inaccessibile agli escursionisti. Potete gentilmente spiegarmi il motivo ? Soprattutto per chi sale pensando di poter passarvi la notte e si trova costretto a fermarsi all'aperto con le relative conseguenze.
RISPOSTA ENTE PARCO la struttura del Pian Vadà, è stata realizzata come bivacco e quindi come afferma anche lei perché potesse essere aperto e disponibile a tutti anche per far fronte a situazioni di emergenza. Al termine dei lavori, anche per le scelte legate alla bioedilizia, la struttura è stata considerata per certi aspetti potenzialmente vulnerabile. L'edificio si trova infatti lungo un percorso di facile fruizione e, se usato con poco buon senso - come sempre più frequentemente purtroppo accade nei nostri bivacchi in Val Grande - può essere danneggiato e necessitare in tempi brevi manutenzioni eccessive a spese di ulteriori soldi pubblici. La sua inaugurazione e la succesiva apertura è coincisa con un momento di assenza di organi collegiali (deputati a fornire indirizzi ed approvare regolamenti). Al fine di garantire, nella massima tutela del bene realizzato, la fruizione della struttura, è stato pertanto proposto e approvato dal Dirigente il Regolamento provvisorio disponibile on line. Questo ci sta dà la possibilità di sperimentare la formula del "bivacco custodito" che, seppur non condivisa da tutti, è in uso anche in altri luoghi e altre aree protette. La scelta di farne una struttura disponibile a tutti previo ritiro della chiave responsabilizza il fruitore e dovrebbe garantire il rispetto delle norme di comportamento indicate. Questa scelta è caduta anche in periodo estivo e si è considerato che la struttura non si trova in un luogo remoto, come altri bivacchi in alta quota che risultano fondamentali in situazioni di emergenza. Poco distante dal Pian Vadà (a circa un'ora di cammino) si trovano infatti sia una struttura gestita e con possibilità di chiamata soccorsi (Agriturismo Archia) che una località con altri due bivacchi sempre aperti (Alpe Fornà). Il regolamento prevede, inoltre, un unico punto di prenotazione per la fruizione del bivacco presso gli uffici dell'Ente Parco, al fine di evitare che più persone o gruppi prenotino la struttura per lo stesso giorno in numero superiore ai posti letto disponibili. Le chiavi sono a disposizione degli escursionisti - previa prenotazione - presso la sede dell'Ente Parco o, nel periodo da maggio a ottobre, presso l'agriturismo Alpe Archia. Regolamento, norme di comportamento e modulo di prenotazione sono disponibili dal 21 luglio 2009 sul sito internet del Parco alla pagina http://www.parcovalgrande.it/it/rifugi.html, sono state da subito inviate agli enti locali, sezioni CAI e associazioni escursionistiche del territorio, e sul nostro sito internet è sempre ben indicato che per accedervi occorre prenotare e chiedere la chiave, con anche l'indicazione di un numero cellulare di reperibilità nel fine settimana e festivi. Il bivacco è quindi a disposizione di tutti, semplici escursionisti e/o gruppi organizzati, ed è regolarmente utilizzato quasi ogni fine settimana come testimoniano le numerose prenotazioni che riceviamo soprattutto nel periodo estivo-autunnale ma non solo. Dopo questa prima fase di avvio, raccolte e valutate anche le opinioni delle persone che come lei ci hanno scritto, verrà proposto al nuovo Consiglio Direttivo - attualmente siamo ancora in attesa di nomina da parte del Ministero dell'Ambiente - il Regolamento definitivo di fruizione del Bivacco del Pian Vadà. La ringraziamo per averci scritto e per l'interesse dimostrato nei confronti del nostro lavoro. Ci auguriamo di aver fornito risposta al suo quesito e la invitiamo a trascorrere una notte al Pian Vadà. Il paesaggio diurno e notturno del luogo è davvero suggestivo; potrà poi farci sapere come trova la struttura anche dal punto di vista architettonico.
DOMANDA CARLO Mi sorprende che al termine dei lavori ci si sia accorti della vulnerabilità della struttura. Se posso dare un consiglio da escursionista, non da architetto, potrebbe essere utile ricavare una stanza sempre aperta, come vero bivacco estivo/invernale, per trovare riparo in caso di emergenza. RISPOSTA ENTE PARCO Il bivacco del Pian Vadà e nel complesso l'accesso da Archia, non viene considerato dal Parco come concluso. L'Ente tiene "alte le antenne" per accedere ad opportunità di finanziamento che possono via via presentarsi. Con questa volontà, lo un paio di anni fa e nello scorso anno ha partecipato, con la Provincia alla candidatura di progetti che potessero valorizzare e migliorare la fruizione in quell'area. Grazie a finanziamenti europei del programma Interreg 2007-2013 e ad altri messi in campo dalla L.R. 4/2000 sul turismo, la zona sarà interessata da diversi interventi tra cui la sistemazione della strada che da Colle porta all'Agriturismo di Archia e, per quanto ci riguarda più da vicino, verrà realizzato un piccolo bivacco con un servizio igienico vicino a quello attuale (con volumi simili a quelli di una vecchia stalla che esisteva un tempo a fianco allo storico Rifugio del CAI) che potrà restare sempre aperto, nonché la possibilità di noleggio per gli escursionisti di mountain bike in posti da definirsi lungo la strada Cadorna.
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