Ed eccoci alla seconda email inviata a Carlo dal parco dal Val Grande, senz' altro molto interessante. Fortunatamente L'Ente tiene "alte le antenne" per accedere ad opportunitā di finanziamento che possono via via presentarsi.
Se invece le abbassasse un' attimo ed ascolterebbe i fruitori del parco e cercasse di capire le loro esigenze che non son altro che la sistemazione dei sentieri (e dico sentieri non strade sterrate)sicuramente eviterebbe queste discussioni. Ma continuiamo (salto alcune parti che sono sicuramente interessanti ma a Noi interessa il Bivacco)
verrā realizzato un piccolo bivacco con un servizio igienico vicino a quello attuale (con volumi simili a quelli di una vecchia stalla che esisteva un tempo a fianco allo storico Rifugio del CAI) che potrā restare sempre aperto.
E qui mi chiedo giā c'č un bivacco esistente ed inutilizzato che data la vicinanza con l'agriturismo di Archia (per chi scende ad un' ora dal Pian Vadā) ed un' altro con due baite all' alpe Fornā (sempre ad un' ora per chi sale) a cosa servirebbe un' altro bivacco, e perchč con quest' ultimo non si usano gli stessi metodi costruttivi. Ma ora lo si farā con sabbia e cemento, non lo si poteva fare prima?
Non voglio continuare ma vi invito a scaricare dalla rete al seguente link un file in formato pdf: http://www.traregoviggiona.com/%5CbackOfficeNet%5Cauthorized%5CFileUpload%5CManifestazioni%5Cf-45-modulo_2_relazione_generale.pdf
oppre inserendo nella barra di ricerca di google o yahoo questa stringa : dal colle ad archia in bicicletta relazione filetype:pdf
Il file č molto interessante se volete leggetelo tutto sono 22 pagine, se invece volete sapere che fine farā il bivacco del Pian Vadā cercate la pagina 10 al paragrafo 2.9 Risultati Attesi e leggete il penultimo trafiletto in fondo la pagina. Comunque tranquilli non si tratta di una cattedrale nel deserto, bensė di una cattedrale e di un' altra in forma ridotta al Pian Vadā
A voi la conclusione. Saluti Robby
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