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Discussione:

Le scorribande informatiche del Signor Montecchi

Autore:

Marco

Data/Ora:

29/11/2006 08:05:28

Carissimi amici, scusate se torno sull’argomento e se a tal proposito apro una nuova discussione, ma, avvedendomi solo ora dell’intervento del Signor Montecchi in tema di Guide Alpine e Accompagnatori di Media Montagna, e avendo la ventura di conoscerlo personalmente, ritengo opportuno, se non doveroso informare quante più persone possibile, circa le qualità del personaggio in questione,  in modo che possiate dare il giusto peso alle sue parole, e quindi, da ora in poi, ignorarlo. Va subito puntualizzato che il Signor Montecchi non possiede alcuna qualifica che lo abiliti all’accompagnamento in montagna; non credo conosca l’iter formativo che è necessario seguire per ottenerne una, ne tanto meno gli obblighi e le responsabilità che la stessa impone. Non credo altresì che conosca le differenze, note a tutti noi, fra un Accompagnatore di Escursionismo del CAI (come il sottoscritto) e un professionista.
In secondo luogo non so a cosa possa riferirsi quando parla di omissione di  assistenza, dal momento che le poche, e ormai lontane, volte cui ha preso parte alle escursioni organizzate dalla sezione con la quale collaboro, si è sempre ben guardato dall’aiutare il prossimo, preoccupandosi esclusivamente di “distribuire sapere” o sputare sentenze ogniqualvolta gli fosse possibile, minando di fatto l’armonia della comitiva, e distinguendosi semmai per l’arroganza, la superbia e l’egoismo, che hanno enfatizzato ancor più la sua inadeguatezza alla conduzione di chicchessia in qualsivoglia luogo montano, ma anche alla semplice convivenza all’interno di un gruppo.
L’impreparazione del Signor Montecchi è inoltre constatabile da chiunque; torna infatti sui suoi passi quando incontra una catena, o delle rocce su cui doversi appoggiare; non attraversa pietraie perché  << meglio camminare comodi che fare il canguro da un sasso all’altro….>> (testuale); non percorre sentieri esposti; rinuncia a proseguire appena finiscono i segnavia; percorre quasi esclusivamente mulattiere o strade bianche; ha quasi sempre come meta un rifugio incustodito o un bivacco dove può fermarsi a fare gli spaghetti, stupendo tutti i presenti con le ingenti quantità di diavolina (una scatola intera) che si porta appresso. In tutto ciò non ci sarebbe nulla di sbagliato, beninteso, se non fosse che il suo voler a tutti i costi celebrare se stesso e il proprio modo di andar per monti, passi inevitabilmente e sistematicamente per lo spandere m***a su tutti coloro che invece certi itinerari li percorrono in scioltezza e vivono la montagna a 360°, senza per questo avere la presunzione di voler imporre il proprio credo al prossimo.
Chi, nonostante quanto sopra espresso, pensasse comunque di farsi “portare” (come ama dire lui) in montagna dal Signor. Montecchi è bene che sappia che egli non porta con se nulla atto a fronteggiare un imprevisto, a parte la succitata diavolina, o i guanti di gomma per lavare i piatti. Non sa fare un nodo, non sa allestire una corda fissa, non sa leggere una cartina (anche perché non ne possiede una, aldilà di quelle tridimensionali della pro loco), non conosce i rudimenti del primo soccorso.
Mi scuso con tutti voi se mi sono eccessivamente dilungato, ma ci tenevo ad essere quanto più esaustivo possibile. Ritengo di aver sufficientemente descritto il soggetto (se così non fosse, conosco decine di persone che ve lo dipingeranno con le stesse tinte) e convinto  chi frequenta questo forum o qualsiasi altro ambiente dove il Signor Montecchi si diverte a scorrazzare  distribuendo (bontà sua) saggezza e sapere, a non dargli nessun peso, in quanto raramente parla di cose che realmente conosce o che ha sperimentato in prima persona. Allo stesso modo non  perderei neanche tempo a rispondergli o a cercare di spiegargli qualcosa perché è talmente pieno di se’, da essere refrattario a qualsiasi apprendimento.
Concludo facendo i miei complimenti a Fabrizio,  il quale, quando suppone che probabilmente il Signor Montecchi sta solo cercando di spandere m***a a destra e ha manca, ne coglie appieno il profilo, senza nemmeno conoscerlo: spargere m***a è  una delle cose che gli riesce meglio; certamente molto meglio che l’andare in montagna.


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DiscussioneDataAutore
Le scorribande informatiche del Signor Montecchi29/11/2006 08:05:28Marco
     Re:Le scorribande informatiche del Signor Montecchi29/11/2006 10:38:39cappef
          Re:Re:Le scorribande informatiche del Signor Montecchi30/11/2006 21:31:42Carlo
          Re:Re:Le scorribande informatiche del Signor Montecchi06/12/2006 10:12:54Aberto Montecchi
               Re:Re:Re:Le scorribande informatiche del Signor Montecchi06/12/2006 11:44:14Marco
                    Re:Re:Re:Re:Le scorribande informatiche del Signor Montecchi12/12/2006 17:20:53ALBERTO Montecchi
                         Re:Re:Re:Re:Re:Le scorribande informatiche del Signor Montecchi13/12/2006 08:19:59Marco
     Re:Le scorribande informatiche del Signor Montecchi01/12/2006 21:10:18vincenzo
          Re:Re:Le scorribande informatiche del Signor Montecchi07/12/2006 08:34:49cappef
               Re:Re:Re:Le scorribande informatiche del Signor Montecchi08/12/2006 21:38:05vincenzo

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