Non ho visto aprire nessuna discussione sull'ordinanza del sindaco di Domodossola che impedisce la risalita a piedi con sci ciaspole al Moncucco. Provvedo io sperando di sensibilizzare qualcuno per protestare contro questa assurdita' Attenzione se non ci muoviamo questo temo sia solo l'inizio.
Sono un vecchio sciatore alpinista io sono costernato "incazzato" per l'ordinanza del sindaco di Domodossola che impedisce la risalita del Moncucco con gli sci o a piedi. Per noi "vecchi" della zona, Domobianca e' sempre stato il Moncucco e salivamo gia' prima che ci fossero gli impianti, ora io vedo in questa ordinanza una grossa ingiustizia. Sono queste le iniziative atte a promuovere il turismo in ossola? Credo che tutti noi amanti di questo bellissimo sport, qualche volta, o per mancanza di tempo e fare una gita rapida e vicina, o per farsi la gamba, o per condizioni meteo di neve non sicure, sia capitato di salire le pendici del Moncucco Ora ci viene impedito di andare in montagna adducendo assurdi motivi di sicurezza; chi sale educatamente stando sul bordo della pista, che problemi puo' dare? Forse i gestori degli impianti ed il sindaco di Domodossola allarmati dalla cronaca che riporta di scontri sempre piu' frequenti che si verificano in pista temono che 2 sciatori alpinisti salendo possano scontrarsi fra loro? Io invece temo soprattutto per i giovani o comunque le persone con meno esperienza che con condizioni di tempo o neve non ideali si troveranno costretti a cercare alternative forse pericolose. Vogliamo cercare qualche cadavere sotto la neve prima di accorgerci che questa ordinanza e' assurda? Mai come ora ovunque si dovrebbe tutelare l'ambiente ricercando forme di svago ecocompatibili che non sprecano inutilmente energia, e che consentano il rispetto della natura Sono stupito che nessuno ha preso posizione contro lo scempio naturalistico che e' stato perpetrato a Domobianca negli ultimi 2 anni, con disboscamenti a dir poco inutili e selvaggi che secondo il mio parere hanno peggiorato la bellezza della stazione sciistica Io credo che le vere cause di pericolo sono: - piste sempre piu' larghe che invogliano alla velocita', - il groviglio di incroci che sono stati creati fra le piste con gli ultimi lavori, - la mancanza di controlli da parte delle autorita' sul rispetto delle regole di sicurezza in pista, - la mancanza di un numero chiuso di skipass venduti nei festivi con conseguente sovraaffollamento, - la coesistenza di sci e snowboard sulle stesse piste, - l'intenzione di fare sciare in notturna con condizioni di luce e temperatura non ideali per la pratica di questo sport con un elevato numero di persone.
Recentemente ho visto i risultati di un sondaggio (sul sito neveazzurra) in cui appariva che solo il 47% degli sciatori frequentano le piste la rimanenza svolge altre attivita' (sci alpinismo o fondo) questo sondaggio era lacunoso poiche' non apparivano le ciaspole che ormai attirano un gran numero di persone. Credo che questi dati dovrebbero fare riflettere i responsabili delle stazioni sciistiche, se avessero una visione lungimirante del turismo, dovrebbero attrarre questa massa di persone invece di invocare ordinanze che impediscano queste attivita' Solo operatori turistici miopi vedono solo il guadagno immediato e con l'aiuto di politici incapaci che si prestano ad emettere ordinanze assurde sanno prendere queste iniziative per incentivare il turismo Fortunatamente in Ossola ci sono anche iniziative positive, ero a S. Bernardo in occasione della gara scialpinistica ed ho visto le centinaia di persone presenti, fra atleti e pubblico , affollare bar ristoranti alberghi della valle La settimana precedente ero al Devero dove ho visto centinaia di persone inerpicarsi con sci ciaspole sulle bellissime montagne che circondano la conca. Credo siano queste le forme di turismo del futuro e quindi da incentivare Non comprendo perche' le istituzioni debbano ancora sperperare denaro pubblico per aiutare stazioni sciistiche che comunque per vari motivi non hanno futuro Il futuro dello sci in pista e' di grossi comprensori (esempio Monte Rosa ski, Cervinia; Sestriere, ecc.) dove e' possibile sciare una settimana senza ripetere la stessa pista. Non dimentichi poi che gli sciatori alpinisti saltuariamente frequentano anche le piste, io stesso la mia famiglia i miei amici fino a quest'anno abbiamo frequentato assiduamente Domobianca usufruendo degli impianti, ovviamente con queste proibizioni l'immagine di antipatia che viene data ci spinge verso altre localita' piu' accoglienti Vi ringrazio per la pazienza nel leggermi e vi saluto tutti
|