Mi sento in dovere di aggiungere qualcosa a quanto già scritto in questo forum e che condivido pienamente.
Sono una Guida Alpina del Collegio Piemontese pur abitando a Busto Arsizio e per me, grande appassionato di scialpinismo e di gare, Domobianca è sempre stato il luogo di allenamento ideale, il più vicino alla pianura e con un buon dislivello (oltre 800 metri in cima al Moncucco). Avendo sempre risalito le piste ai loro margini, magari dove la neve fa un po' riporto e gli sciatori non passano altrimenti si impantanano, non ho mai nemmeno rischiato una collisione con qualche sciatore. Inoltre mi soffermo sul fatto che uno scialpinista o un pedone, per quanto velocemente possano salire, sono praticamente fermi rispetto ad uno sciatore e andrebbero considerati alla stregua di uno sciatore che riposa a lato pista. Perche' allora non vietano le soste agli sciatori durante la discesa?
Il fatto poi di vietare la risalita a piste chiuse è addirittura vergognoso e a mio avviso va oltre quanto previsto dalla Legge 2003.
Trovo ridicola la scusa del pericolo dei verricelli dei gatti, gli incidenti sono evitabilissimi.
In merito allo scempio ambientale perpetrato non solo al Lusentino ma in tutta l'Ossola (vedi strada del Vannino ecc. ecc.) e nelle Alpi tutte non basterebbero dieci pagine per esprimere il mio sdegno.
X concludere concordo che bisognerebbe organizzare una bella scialpinistica di protesta risalendo in tanti (ma non si troveranno mai)le piste in un'ora di punta fermandosi magari a fare un bel pic nic.
Saluti a tutti,
Guida Alpina Marco Tosi.

P.S. Anche al Devero non lasciano risalire le piste ma li gli spazi a lato che permettono di sfogarsi sono ben altra cosa rispetto al Moncucco.