Da tempo noto che molti valori educativi che mi sono stati trasmessi da chi mi accompagnava in montagna quando ero piccolo, stanno andando un po' perduti. Premetto che questo discorso non vuole puntare il dito contro nessuno in particolare, ne tanto meno fare di tutta l'erba un fascio. Per fortuna incontro ancora molte persone educate e gentili, ma... noto anche che questa erba "marcia" sta aumentando sempre di più e le fascine diventano sempre più numerose. Tanto per incominciare ricordo che una delle primissime cose che mi sono state insegnate, è salutare le persone che si incontrano e incrociano lungo il proprio cammino. Noto invece che più volte mi capita di incontrare persone (specie quando sono gruppi numerosi) che neppure si degnano di rispondere al saluto. Mi è capitato di esser su una cima o alla meta li tranquillo a godermi il panorama, la pace che la montagna sa offrirci, veder sopraggiungere altri gruppi di escursionisti più o meno numerosi e ritrovarmi ben presto nel bel mezzo di un pollaio con tante oche che starnazzano, urlano, fanno di tutto e di più. Eppure un'altra delle cose che mi era stata insegnata è rispettare l'ambiente e le persone che ci circondano. Anzi.. se non sbaglio in montagna non si dovrebbe proprio urlare se non in caso di necessità, altrimenti si rischia di coprire le voci di chi potrebbe aver realmente bisogno di aiuto. Per non parlare poi di tutte quelle bottigliette, carte, contenitori di succhi di frutta ecc. che vengono abbandonati lungo i sentieri o sulle cime. Ma scusate... fate tanta fatica a portarvele in spalla piene e pesanti durante la salita, cosa vi costa riportarvele a valle vuote quando ormai non pesano più nulla e opportunamente pressati occuperebbero uno spazio minimo nel vostro zaino? E per finire, noto che a volte chi sale o scende (che sia a piedi, in bici o con gli sci) non nutre molto rispetto per gli escursionisti che li seguono o precedono e a volte coi loro atti di fanatismo e bullismo mettono pure a rischio e pericolo la vita di altri. Vi riporto solo un episodio accadutomi quest'inverno in val Formazza. Stavo scendendo lungo la strada del Rifugio Maria Luisa, quando alle mie spalle è sopraggiunto un gruppo di scialpinisti. Uno di questi, probabilmente per farsi vedere dai compagni o per dimostrare la sua deficienza (scusate il termine) si è lanciato nella mia direzione frenando a pochi metri da me, sbattendomi tutta la neve addosso e prendendo di striscio Chicca (il mio cane) che ha dovuto sobbalzare in avanti per non essere travolta. Mi sono limitato semplicemente a lanciargli un'occhiata fulminante, ma invece delle scuse mi son visto recapitare una bella risata. Ora.. fatemi capire: sulle piste da sci guai se un escursionista cammina a lato, le attraversa o le risale perchè viene multato, sicuramente insultato e deriso dagli sciatori... e fuori pista??? Scusatemi lo sfogo, come già detto, questo è discorso generico che non vuole colpevolizzare nessuno in particolare ne tanto meno far di tutta l'erba un fascio. Per fortuna esistono ancora molte persone che hanno la montagna nel cuore e la vivono in totale rispetto sia con l'ambiente che con le persone che la frequentano. Credo però che a qualcuno andrebbe insegnato un minimo di galateo dell'escursionismo. Grazie di tutto Carlo (www.nelcuoredellealpi.com)
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