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Discussione: |
Re:Galateo della montagna |
Autore: |
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Data/Ora: |
22/05/2007 15:16:16 |
Concordo in tutto con quanto scrive Carlo. La montagna (attenzione, anch'io non voglio generalizzare e fare di ogni erba un fascio, ma solo confermare le constatazioni di Carlo) sta diventando un ricettacolo di maleducati di ogni genere. A parte quelli che mollano rifiuti e spazzatura in giro (sui quali non mi pronuncio perchè sarei pesante nei miei giudizi) sta aumentando il numero di coloro che credono di essere in spiaggia (dove, come è noto, migliaia di persone "convivono" e condividono gli spazi dei litorali, ammassati come greggi ed ignorandosi l'uno con l'altro). Pare che dire "buongiorno" a chi si incontra lungo un sentiero sia diventato un optional, visto il gran numero di prsone che quando ti incontrano tirano diritto a testa bassa e solo a volte e con fatica ti rispondono solo se sei tu a salutare per primo (cosa che io, visto che me lo hanno insegnato sin da piccolo, faccio sempre e comunque). Quando capita, verrebbe voglia di essere ancora più maleducati dei maleducati, e lanciare un bel "vaffa" a quelli che ti ignorano, ma così si scenderebbe al loro livello, quello della maleducazione appunto, quindi me ne guardo bene e non lo faccio. Certo che ci resto male, questo sì. E' anche vero, come fa notare Carlo, che la maleducazione non risparmia nessuno: escursionisti, sciatori, bulletti con la faccia piena di burro cacao che ti sfrecciano a 5 centimetri per far vedere come sono bravi sugli sci, che bei vestitini che hanno addosso, tutti carini e griffati. Ed anch'io fin qui mi sono sfogato, e ne chiedo scusa ai lettori di questo forum, sperando anche di non aver offeso nessuno nel contempo. Ma la domanda che mi sorge spontanea (e che fa seguito all'input lanciato da Carlo) è questa: cosa fare? Richiamare all'educazione le persone, gentilmente, ma col rischio di essere mandati a quel paese (molto probabilmente), dicendo "amico, perchè non rispondi al mio saluto, ti ho fatto qualcosa? Lo sai che da sempre si fa così, perchè non lo fai anche tu?" potrebbe essere una strategia. L'altra potrebbe essere quella di fare finta di niente, incassare il colpo e tirare diritto, tanto in fondo che cavolo ce ne frega? La terza è la tecnica del "vaffa", ma questa, lo ribadisco, non è nè bella, nè educata nè elegante e poi non so che effetto sortirebbe. Pertanto io continuerò ad essere quello che credo di essere, cioè una persona educata: continuerò a salutare coloro che mi capiterà di incontrare; se poi risponderanno bene, sarà magari l'occasione per fermarsi anche a fare quattro chiacchiere e conoscersi (qualche volta, per fortuna, capita ancora di poterlo fare). Se no pazienza, io la mia parte l'ho fatta, gli altri se la vedranno con loro stessi. Una cosa è certa, e Carlo l'ha fatta notare: questo fenomeno è tanto più diffuso quanto più i luoghi sono frequentati e quanto più numerosi sono i gruppi che vi si incontrano. Insomma la massa è maleducata, probabilmente, mentre i singoli lo sono molto meno. Ma se questi singoli li "ammassiamo", che succede? Credo che l'intervento di Carlo apra una bella serie di interrogativi al di là del topic in se stesso. Primo fra tutti quello su quanto sia opportuno "massificare" (per varie ragioni, economiche, turistiche e tutto quello che volete) l'accesso alle montagne. Pensiamo solo a quanto succede in Nepal e sul Monte Everest, che da "terzo polo della terra" è diventato la pattumiera più alta del globo, da quando non dico chiunque, ma molta gente più del normale va a metterci su i piedi. Mediatiamoci sopra e riparliamone. Un caro saluto a tutti. |