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Discussione: |
Re:Re:LAGO D'AVINO |
Autore: |
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Data/Ora: |
25/10/2006 20:55:48 |
Al di là dell'ovvia considerazione che condivido appieno tutto quanto hanno scritto quelli che mi hanno preceduto in questa discussione, vorrei porre qui due semplicissime questioni diciamo tecnico-legislative. La prima: sul cartello c'è scritto "i contravventori saranno puniti a norma di legge" (o qualcosa del genere, ma il senso è quello). Benissimo. Quale norma di quale legge? Deve essere citata, altrimenti quel cartello avrei potuto metterlo io tanto per fare uno scherzo di carnevale (parecchio) anticipato. Credo che tutti sappiano che QUALUNQUE cartello di divieto deve riportare i termini di legge per i quali è stato posto, un semplice cartello di divieto di accesso per una qualunque strada DEVE avere scritto (almeno sul retro), il numero e la data della delibera dell'Ente (sia esso Comune, Parco, Comunità Montana, Regione o Provincia che sia...) che lo ha collocato, e deve essere collocato in ottemperanza al dettato di una ben precisa Legge, Nazionale o regionale, o al Regolamento di un Parco, di un Comune o di una Provincia. Mi sembra che tutto questo nel cartello in questione sia sciaguratamente assente, per cui va da sè che un'eventuale sanzione è facilmente invalidabile. Ricordo che qualunque sanzione deve essere contestata al "trasgressore" sul posto, salvo il diritto dell'agente accertatore di "ottenere ulteriori elementi di informazione" e che in ogni caso ci sono dei tempi tecnici (di solito 60 o 90 giorni a seconda delle Regioni) per presentare "scritti difensivi" (leggete ricorso) all'Ente che ha emnanato il provvedimento di accertamento amministrativo. Quindi se vi capita di essere "beccati" mentre camminate sulla famosa strada dell'Alpe in barba a questo idiota di cartello, primo: esigete che il verbale di illecito vi sia contestato immediatamente; secondo: chiedete la qualifica di chi ve lo sta contestando; terzo: pretendete che sul verbale vengano riportati gli estremi della legge, quindi numero, articolo, comma, da chi e quando è stata approvata ed emanata; quarto: state calmi, non litigate, non fate scenate (servono solo a passare dalla parte del torto)tornate a casa, prendete carta e penna e inoltrate le vostre giuste ragioni avverso l'ente che è responsabile del provvedimento. Poi si vedrà. Veniamo alla seconda, e non pensiate che stia scherzando: il cartello parla di strada (...tra l'altro...trattorabile? e che cavolo vuol dire?). Benissimo . Allora io lascio la macchina a Ponte Campo, e me ne vado all'Alpe mantenendomi costantemente 10 cm. sul lato a monte della "strada", quindi non sono sulla strada, giusto? Voglio vedere chi si permette di contestarmi qualcosa, lo denuncio per falso. Per quanto riguarda questo signore, io posso trovarmi sul ciglio della strada provenendo da chissà dove. Sono sceso dal Monte Leone e sono capitato lì per caso, e mi sono fermato 10 cm. prima perchè sulla "strada" io pedone non posso transitare. Che poi lo possano fare le jeep e altra mercanzia del genere lasciamo perdere, su questo ci sarebbe da discutere per ore. Per finire: credono i signori che hanno "cartellato" la strada che sia più pericoloso salire a piedi che con un mezzo? Beati pauperes spiritu..... |