Invio alcuni elementi di conoscenza relativi alla posa dei tanto biasimati cartelli, sulla viabilità di accesso all'Alpe Veglia. Chi li vede potrebbe pensare che esistono alcune Leggi sulla sicurezza ..... e che queste Leggi individuano responsabilità e responsabili.......quindi doveri? Non piacciono le leggi ? E' un abbaiare alla luna : anche la 626 (legge sulla sicurezza) e i radar in autostrada non esistevano fino a qualche anno fa. Inoltre la presenza del Parco e di conseguenza degli agenti di PG (polizia giudiziaria), i guardiaparco, rende ufficiali i problemi.Difatti la prima segnalazione, o se si preferisce il punto di non ritorno è la richiesta in data 22 luglio 1993 del Direttore del Parco, inviata al Comune e per conoscenza al Comando Stazione Carabinieri di Varzo, nella quale si richiede intervento " per coinvolgere nella sorveglianza agenti di P.S. che avrebbero la possibilità di intervenire a valle del confine del Parco e per la realizzazione di una segnaletica posizionata a San Domenico e lungo la strada che porta a Ponte Campo.Ciò facendo i turisti avrebbero l'opportunità di scegliere percorsi o mete alternativi"..... In ogni caso nella riunione svoltasi in Prefettura il 10 luglio 2006 è stato definito di "adottare un piano per l'evacuazione o il ricovero delle persone eventualmente presenti(a Veglia) in occasione delle situazioni di emergenza che si verificano in caso di maltempo" "Il Prefetto infine invita i rappresentanti della Regione, i Sindaci ed il Presidente del Parco a disporre le iniziative necessarie ad informare adeguatamente il pubblico, con appositi cartelli di avviso e con ogni altro mezzo ritenuto adeguato, sulla sussistenza del divieto generalizzato di transito lungo la strada principale e sui rischi e le conseguenze connesse all'eventuale violazione di tale divieto.... (ecc.ecc.)" E' difatti autorizzato il transito esclusivamente agli appartenenti al Consorzio, con l'osservanza delle seguenti condizioni : sia attuato un servizio di guardiania, non siano in atto o da poco cessate precipitazioni atmo sferiche e gli interessati abbiano RILASCIATO APPOSITA DICHIARAZIONE SCRITTA DI TRANSITARE A PROPRIO RISCHIO E PERICOLO. In tale situazione, estremamente grave per le attività locali,il Comune cerca una via di uscita nella legalità, ovvero per garantire un accesso in sicurezza ai sensi delle normative vigenti. Poichè non serve incaponirsi nel mistificare la realtà, rimandando di conseguenza irresponsabilmente in eterno la soluzione del problema, veniamo alla proposta del Comune di Trasquera di realizzare un tratto in galleria atto a superare la problematica dei crolli. L'assunto che si tratti di galleria stradale libera agli automezzi, come quelle di Devero, per intendersi,è falso : non è mai stata questa la proposta. Sintetizzo il tutto in dieci punti
LA "VERA" PROPOSTA DEL TRATTO IN GALLERIA 1-Percorribilità a senso unico alternato per i soli autorizzati (con semafori e sensori). 2-Lunghezza 1.800 metri ( tempo di percorrenza a piedi 20 minuti circa). 3-pendenza 10% con banchina illuminata per transito pedonale. 4-tempo di percorrenza mezzi solo andata o solo ritorno 07 minuti. 5-navetta a motore elettrico per il trasporto turisti. 6-carrelli agganciabili per trasporto di materiali da costruzione, alimentari e animali. 7-telecamere di controllo a distanza. 8-gestione dell'accesso alla galleria di servizio secondo il regolamento del Parco. 9-Accesso con tessera magnetica. 10-Portale a valle e a monte per garantire l'accesso esclusivamente a chi sia titolare della autorizzazione rilasciata dall'Ente Parco. Grazie per la pazienza, Arturo Lincio
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