Concordo con tutto quello detto finora, ma vorrei aggiungere questo: mi piacerebbe conoscere il volto e il nome e cognome del signore/i che ha autorizzato l’affissione di questo cartello nonché il divieto al transito. Cari signori del parco, comunità montana ecc. ecc. (secondo me solo l’intestazione la dice lunga… quante persone devono mangiarci con questo cartello?) se davvero la strada è a rischio caduta massi e smottamenti, allora dovrebbe essere chiusa a tutti, mi risulta che la vita umana sia di primaria importanza. Cosa vuol dire chiudere l’accesso pedonale e lasciare che i consorzisti autorizzati continuino a salire coi loro mezzi motorizzati? Li avete forse muniti di mezzi corazzati? Non è forse più facile causare smottamenti con un fuoristrada dal peso di ben oltre 1500Kg, piuttosto che col semplice peso di una persona? Non sarebbe allora il caso di chiudere la strada e procedere con degli interventi per rimetterla in sicurezza? Se tanto vi sta a cuore la sicurezza, come potete invitare i turisti (io avrei da ridire anche su questo termine, visto che credo ci meritiamo almeno il titolo di escursionisti) a salire da altri accessi? Quali? Escludendo quelli dal Sempione o Devero che prevedono ore di marcia e buona capacità nel muoversi su terreno alpino, ci rimane quello dal Ciamporino, che voi pure consigliate. Peccato che la seggiovia per il Ciamporino imponga una spesa, e inoltre, a parte il periodo invernale in cui l’alpe Veglia già riposa di suo, funziona solo un mese all’anno. Quindi… consigliate una bella ore e trenta minimo di cammino per salire al Ciamporino e un’altra bell’ora e trenta su sentiero stretto, aereo, in alcuni tratti esposto che può divenire molto pericoloso in caso di terreno bagnato!!! Su quel sentiero poi i sassi non cadono? Avete imposto loro il divieto di cadere? Cari signori… se proprio volevate trovare un modo per far cassa o per incentivare la costruzione della galleria… bhe.. potevate pensarla meglio! Scusate lo sfogo… Buona montagna a tutti Carlo
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