Considerata l’animata e partecipata discussione all’argomento, non conoscendo la reale situazione geologica e non avendo forse l’opportuna conoscenza tecnica, si finisce di sconfinare dalla logica e diventa facile esprimere anche considerazioni poco brillanti, grazie al carissimo amico Gregorio Ferri confratello Rosminiano, profondo conoscitore dell’Alpe Veglia e coordinatore della gestione delle case di vacanza dei Padri Rosminiani dell’alpe Veglia, il quale gentilmente mi ha dato l’opportunità di leggere una delle innumerevoli relazioni tecniche relative all’accesso dell’ alpe Veglia, di quanto redatto dall’ ARPA Piemonte (Agenzia Regionale Per La Protezione Ambientale) e che riporto integralmente. Relazione datata 06/07/2004 completa di figura allegata, di cui il carissimo amico Flavio gestore di questo meraviglioso sito, da l’opportunità di visualizzarla al seguente indirizzo:
http://www.cappef.com/veglia_arpa.jpg
Accesso al parco naturale Alpe Veglia nel Comune di Trasquera (VB)
Facendo seguito alla richiesta del Comune di Trasquera (prot. 71185 del 31/4/04) il funzionario scrivente ha effettuato un sopralluogo in data 21/6/04.
Le problematiche relative alla sicurezza della pista di accesso per il Parco Naturale Alpe Veglia nel Comune di Trasquera sono già state più volte esaminate in passato da funzionari degli scriventi uffici, sino al marzo 2003 parte della Direzione Servizi Tecnici di Prevenzione della Regione Piemonte ed ora parte di ARPA Piemonte. In particolare si segnalano le seguenti relazioni tecniche
Prot. data Firma 2597/geo 2/7/1993 Dott. G. Ben 2977/geo 26/7/1993 Dott. C. Troisi 3503/geo 10/8/1994 Dott. G. Ben 4489/geo 24/10/1994 Dott. V. Coccolo
Nel giugno 2001 fu inoltre redatta una relazione geologica di dettaglio da parte del Dott. P. Marangon. Esistono inoltre segnalazioni, relative a crolli, da parte del Comune o del Corpo Forestale dello Stato.
Nel riconfermare puntualmente tutto quanto già esposto nelle relazioni di cui sopra si riassume brevemente, nelle righe seguenti, la situazione generale del sito (vedi figura allegata).
La pista di accesso per il Parco Naturale dell'Alpe Veglia si sviluppa per circa 1800 m (in rosso sulla figura), in corrispondenza circa della gola del T. Cairasca, al piede di una imponente serie di falesie in roccia che generano continuamente fenomeni di crollo in virtù dello stato di fratturazione e della sfavorevole geometria delle discontinuità. Si distinguono due falesie principali, una superiore ed una inferiore. Le serie storiche di dati indicano una frequenza dei crolli estremamente elevata. Considerando che, data la morfologia del versante, la maggior parte dei blocchi in caduta finisce la traiettoria nella gola del Cairasca, è probabile che i crolli effettivi siano di gran lunga più numerosi di quelli segnalati.
Si possono distinguere quattro settori principali.
A. Sviluppo circa 250 m. Esposto a crolli da parte della falesia superiore, distante da 700 a 100 m . Il settore è inoltre soggetto a fenomeni franosi superficiali che si innescano nella parte bassa del versante, come accaduto nel corso dell'evento alluvionale dell'ottobre 2000, quando un settore della pista fu asportato da una colata di materiale detritico parzialmente incanalatesi lungo un'incisione minore. Il fenomeno è stato oggetto di sistemazioni con tecniche di ingegneria naturalistica. B. Sviluppo circa 400 m. Esposto a crolli da parte della falesia superiore, distante da 700 a 100 m . I blocchi in caduta percorrono un piano inclinato posto tra la falesia e la pista lungo il quale acquistano elevata velocità. In questo tratto è probabile che gran parte dei crolli superi la pista in volo terminando la corsa nel sottostante Cairasca. Un crollo incanalato avvenuto il 13/8/85, al limite superiore del settore, sfiorava un veicolo di passaggio. C. Sviluppo circa 600 rn. Esposto a crolli da parte della falesia inferiore, che sovrasta la pista, e, secondariamente, da parte della falesia superiore. Il settore è stato sede di crolli in epoca molto recente (comunicazione degli amministratori comunali presenti al sopraluogo). D. Sviluppo circa 600 m. Esposto a crolli da parte della falesia inferiore subverticale, che sovrasta la pista; alcuni crolli possono anche originarsi dalla falesia superiore. Un canalone che intercetta la strada è sede di frequenti crolli incanalati. Un crollo avvenuto nei primi anni '60 sfiorò alcuni passanti.
La letteratura relativa all'analisi del rischio da crolli in roccia (quali l'autorevole E. Hoek, Practical Rock Engineering, Course note, University of Toronto. 1998) segnala come, a livello mondiale, vi sia sostanziale accordo nel ritenere la soglia di probabilità annuale di incidente mortale di 10¯4 (ovvero una probabilità su 10000) come rischio accettabile per definire il limite tra aree aperte a tutti ed aree ad accesso limitato. Nel caso in esame mancano dati precisi per effettuare un calcolo di questo tipo ma è opinione dello scrivente che le condizioni di rischio della pista di accesso per l'Alpe Veglia si pongano ben al di sopra di tale limite di accettabilità. Eventuali interventi di protezione per la mitigazione del rischio si presentano estremamente problematici. Gli interventi attivi di consolidamento in parete sono improponibili causa la vastità della superficie interessata dai distacchi, approssimativamente valutabile in circa 400 000 m² Eventuali interventi passivi (reti di protezioni e similari), a prescindere dalle implicazioni relative all'inserimento ambientale, potrebbero essere installate nei soli settore A e B ma l'utilità sarebbe probabilmente limitata causa: - l'elevata energia dei blocchi provenienti dalle pareti superiori, dovuta alla lunghezza delle traiettorie di caduta - il largo margine di alea delle traiettorie dovuta alla vastità della zona di distacco; - l'altezza elevata dei rimbalzi dei blocchi in caduta, molti dei quali supererebbero probabilmente le barriere.
Sulla base di quanto sopra, nel ribadire quanto già espresso nelle relazioni precedenti, è opinione degli scriventi uffici che le condizioni di rischio geologico lungo il tratto interessato della pista di accesso al Parco Naturale dell'Alpe Veglia nel Comune di Trasquera siano tali da sconsigliare decisamente il traffico ordinario, limitando l'uso al solo personale addetto al parco. Questo in quanto il rischio aumenta esponenzialmente con la densità dei passaggi. Poiché il rischio da crolli non appare mitigabile con interventi strutturali si suggerisce al Comune di Trasquera di ricorrere, per risolvere definitivamente il problema di acceso al Parco ricorrendo a soluzioni alternative di accesso quale, ad esempio, la prospettata galleria.
Per risolvere, in via provvisionale, i problemi di accesso al Parco il Comune di Trasquera ha predisposto, per i periodi estivi ad alta densità di passaggi, un servizio di guardiania. Le postazioni di osservazione sono ubicate presso la Cappella del Groppallo (vedi figura). Le osservazioni in sito indicano come potrebbe essere opportuno predisporre un'ulteriore postazione sul versante sinistro del T. Cairasca, approssimativamente ove indicato in figura. Il sito è agevolmente raggiungibile tramite un sentiero e da esso è possibile controllare gran parte dei settori A, B e C . Si suggerisce inoltre di impedire totalmente il transito nei giorni di pioggia (e nelle ore successive il termine delle precipitazioni) nonché di predisporre l'accompagnamento dei gruppi più numerosi da parte di personale addetto.
Dott. Geol. Carlo Troisi
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