Ritengo doveroso ringraziare il Sig. Arturo Lincio per essersi reso disponibile al dialogo, per averci illustrato quali sono le reali problematiche e il perché di quel divieto, nonché per il suo impegno nel comunicare e far diventare una priorità segnare il sentiero sul versante opposto della val Cairasca che permetterà agli escursionisti di raggiungere l’alpe senza esser costretti ad utilizzare mezzi meccanici. Senza creare nessuna polemica però, vorrei aggiungere questo. Premetto di non essere pienamente d’accordo sul rilascio di permessi per i consorzisti previo loro dichiarazione in cui si assumono la responsabilità di eventuali incidenti (so che non è facile e creerebbe enormi disagi, ma… se la strada è pericolosa il salvaguardare le vite umane dovrebbe essere una priorità anche a costo di creare scontenti). A questo punto, visto che funziona così, mi chiedevo se non fosse possibile attuare lo stesso metodo per noi escursionisti. Credo che la realizzazione della galleria o del nuovo tracciato impegnerà certamente lunghi tempi e noi intanto che facciamo? Il sentiero che passa dal Ciamporino ritengo non sia consigliabile a tutti quanti, inoltre presenta punti esposti e molto pericolosi in caso di maltempo. Se ci impegnassimo a fornirvi una dichiarazione scritta dove vi verrebbe segnalata la nostra intenzione a transitare a piedi lungo la strada per il Veglia nel giorno… a nostro rischio e pericolo? Grazie ancora per la vostra disponibilità Carlo
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