Con riferimento all’argomento relativo all’accesso al Veglia, ed in particolare in riferimento al servizio di guardiania, riporto integralmente l’articolo di una Carissima amica pubblicato dal giornalino del C.A.I. sezione di Stresa, sperando di infondere una nota simpatica all’assurdità dell’accesso al Veglia.
Grazie Francesca e buona montagna. Valter
IL GUARDIA-SASSI o GUARDA-SASSI
Non so bene come si dica. E’ uno che fa la guardia ai sassi o guarda i sassi, non so se volontario o pagato da qualcuno. Si tratta di un mestiere nuovo, forse limitato all’ambiente locale. A che serve? Serve a permettere di transitare su una strada oggetto di divieto di transito. Ma che è? Un gioco di parole? Una cosa da pazzi? No, è una realtà…da pazzi! Andiamo con ordine. Tre anni fa, la strada che da S. Domenico conduce al Veglia franò in diversi punti a causa delle piogge torrenziali che quell’autunno (2000) fecero danni ingenti in tutta l’Ossola. Le jeep non potevano più salire, perché effettivamente in diversi punti la strada era ostruita da massi enormi, ma il divieto di transito venne esteso anche AI PEDONI E AGLI ANIMALI. I cartelli con l’ordinanza del sindaco di Trasquera si trovavano all’inizio della salita e della discesa. Giunta l’estate, chi era proprietario di baite al Veglia e chi arrivava fino a San Domenico per passare una giornata all’Alpe e improvvisamente si trovava di fronte al cartello… non faceva dietro-front, ma saliva lo stesso. Cosa che feci pure io. Tutto bene per la salita. Al ritorno però, quasi in fondo alla discesa, due guardie forestali mi fermano facendo presente il divieto di transito e mi fanno declinare le mie generalità. Stupidamente obbedisco. In fondo, però, non credo che ci saranno conseguenze. Tutta l’estate (2001) si va avanti così: persone fermate alle quali viene contestata l’infrazione e che danno le generalità. Alcune però, più smaliziate, dopo aver sentito il racconto di altri, rifiutano di dare nome, cognome e indirizzo e proseguono per la loro strada: non gli succede niente. Un anno dopo cominciano ad arrivare i riscontri di quei divieti ormai dimenticati: DECRETI PENALI DI CONDANNA dal Tribunale di Verbania, dall’UFFICIO DEL GIP ossia del GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI Addirittura una condanna PENALE, per non aver ottemperato all’ordinanza N. 3/2001…a tutela della pubblica incolumità! Ma si trattava della mia personale incolumità, di cui ritenevo, a torto, di essere padrona. Ma allora uno che provoca un incidente stradale con morti cosa merita? Il carcere a vita, come minimo! Ammenda Euro 105,00. Possibilità di chiedere l’oblazione (ossia che la condanna non venga trascritta nella fedina penale!!!), mediante il pagamento di un’ulteriore somma di Euro 8,78 (in alternativa all’arresto). Totale da pagare Euro 111,78. E per fortuna che non avevo portato il mio cane quel giorno! Avrebbe avuto la multa pure lui? E se non l’avesse pagata l’avrebbero messo in galera? In genere, per non affrontare processi e salate spese supplementari, la multa viene pagata dai più. Il pensiero va ai furbi che non hanno avuto conseguenze. Ancora una volta, come sempre, la giustizia è uguale quasi per tutti. L’estate successiva (2002), benché la strada sia stata resa transitabile, i cartelli sono ancora al loro posto. Tutti pronti a ricevere altre multe? Com’è, come non è, forse a causa delle tante proteste, anche dei gestori degli alberghi dell’Alpe, non certo inclini a subire un’altra pessima stagione, poiché i cartelli non potevano essere tolti (chissà perché) per RAGIONE DI SICUREZZA PUBBLICA, ecco apparire il guardia-sassi o guarda-sassi. Trattasi di ragazzo posto in cima alla salita del Groppallo, nei pressi della cappellina, in un punto strategico da dove si dominano ben 100 o 150 metri di strada (lunga circa 6 km!). Essendoci lui, era concesso il transito, in sicurezza. Ora non mi è ben chiara la sua funzione: lui guarda i sassi, o fa la guardia ai sassi, d’accordo, e se ne vede cadere qualcuno, lungo i pochi metri scrutati, che fa? Urla di spostarsi, ma avanti o indietro? E se spostandoti, il sasso ti cade proprio in testa? Magari era meglio se non ti spostavi! E poi lui, giustamente, a mezzogiorno va a pranzo, e allora, che fai se ti trovi per strada a quell’ora? Ti fermi per aspettare che il suo occhio vigile impedisca ai sassi di cadere sulla tua testa? Ammesso che funzioni così? Mah!!! Quest’anno (2003) i cartelli sono ancora al loro posto. Ma io sono tranquilla, perché ho la super protezione del guardia-sassi o guarda-sassi e non rischio condanne penali per me e per il mio cane.
Francesca Grazzi
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