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Re:Parco Val Grande |
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Data/Ora: |
15/02/2007 10:12:44 |
Come volevasi dimostrare,siamo nelle mani di incompetenti.Il presidente Actis dice che se fosse per lui abolirebbe le segnalazioni,natura selvaggia?Quando l'ignoranza in materia e' cosi' ad alti livelli e' impossibile discutere.Dall'antichita' la natura e soprattutto la montagna e' sempre stata lavorata dall'uomo,cio' ha fatto si che sentieri,pascoli ed alpeggi potessero giungere fino a noi,quando l'uomo inizia ad abbandonare la montagna essa comincia a morire,e con essa i suoi biotopi.Io sono un cacciatore di montagna e ricordo bennissimo cos'erano la Val d'Ossola,e certi alpeggi 40 anni fa,quando ancora l'uomo era attivo in montagna,di riflesso anche la selvaggina prosperava,con l'abbandono e' iniziata la morte dell'alpeggio,le piante infestanti hanno preso il sopravvento(rovi,ontani),son spariti i pascoli e l'Habitat per le speci quali gallo forcello o coturnice si e' molto ridotto.La caccia in Val Grande e' chiusa da decenni,ma come si spiega che laddove prima c'erano una quantita' esorbitante di galli forcelli ora non ne sopravvive neanche la ventesima parte.Esclusivamenete con l'abbandono della montagna e la scomparsa del loro habitat.Il presidente aveva proposto di accogliere i caprioli dell'astigiano,ma si documenti prima,animali abituati a vivere in collina dove trovavano molto nutrimento in quanto vi erano molti ambienti coltivati(da li' infatti i danni lamentati dagli agricoltori)li voleva portare in un'ambiente dove avrebbero avuto moltissime piu' dificolta' a procurarsi il cibo,ed alle prime nevicate li avremmo trovati per le vicino alle case con un incredibile aumento dei rischi d'incidenti stradali.La natura dev'esser gestita da chi la vive, da chi la conosce,ma purtroppo e' gestita solo dai politicanti. |