Se chiami il 113, anche se il tuo gestore non prende basta che sul telefonino compaia il simbolino "solo emergenza" che la chiamata viene inoltrata (non so quale sia il meccanismo, ma in un'occasione l'ho visto in funzione). Basta la copertura di un qualunque operatore, a volte anche di minima intensità. Poi ci pensano loro a girarla al 118 o a chi altri. Sulla questione del salvaguardare la vita umana, sono ovviamente dell'opinione della preminenza di questo dovere sopra molti altri aspetti, tuttavia come dicevo sopra bisogna stare attenti a fare questi discorsi ragionando e senza lasciarsi prendere dall'emotività. Quanti sono gli escursionisti che ogni anno frequentano la Valgrande? Moltissimi. Quanti sono quelli che hanno bisogno di chiamare il soccorso? Un'esigua percentuale (per fortuna). Per una persona che frequenta la Valgrande, la probabilità di un infortunio credo proprio sia minore di quella che ha di farsi male durante la settimana per un incidente domestico o automobilistico. Nonostante questo siamo propensi a dare più enfasi a ciò che accade lì. Detto questo, non avrei niente contro il mettere le colonnine SOS. Nel farlo, si ragioni, in modo da fare scelte consapevoli, e ci si avveda ad esempio che per il caso dei due giovani svizzeri le colonnine non sarebbero servite a niente. Non ci si illuda di risolvere il problema con queste cose! Il punto è che la sicurezza di arrivare a casa interi dopo un'escursione su terreno impervio non la danno queste infrastrutture (che pure possono essere utili). La danno l'esperienza e la prudenza, insieme, comunque, ad una piccola dose di fortuna. Personalmente, per quanto riguarda il resto (vari ponticelli del parco, tronchetti numerati ecc. ecc.), siccome di mestiere non faccio il commentatore di ogni atto dell'ente Parco, intervengo solo sulle cose che giungono alla mia conoscenza e che più mi stimolano una risposta.
|