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Re:Re:Re:Re:Parco Val Grande |
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Data/Ora: |
28/08/2007 14:34:55 |
Grazie sig. Moroni per il suo intervento e le sue delucidazioni, e grazie anche a te Giuliano per il tuo intervento. Condivido quel che dici sul giusto approccio con l’ambiente ecc. ecc. e quando parlavo dei cartelloni illustrativi non volevo certo sminuire le persone che hanno dedicato tempo e volontà per realizzarli e installarli. Mi chiedo solo come mai quando sono stati messi quelli nessuno ha detto nulla, e quando si è parlato di mettere qualche cartello segnaletico in più e di creare una copertura telefonica nella zona installando antenne, tutti hanno detto la loro (il più a sfavore). Ne traggo conclusione che conta di più conoscere flora, fauna e storia della valle piuttosto che salvaguardare la vita umana. Visto che sembri più informato di me, mi spieghi a cosa servono tutti quei tronchetti numerati, perché io finora li ho visti usare solo come originali sgabelli?! E tanto per curiosità: quanto sono costati? Un’ultima cosa: è verissimo quello che dici… una distorsione se si è soli e in una zona con copertura cellulare precaria o inesistente può avere conseguenze tragiche in qualunque valle ci si trovi. E a proposito di questo vorrei scagliare un’ulteriore pietra. In Italia abbiamo 4 grandi gestori di rete mobile, e mi son sempre chiesto come mai se io ho una scheda Tim (per esempio) e sono in una zona in cui arriva solo la Vodafone non possa allacciarmi a tale rete ed effettuare comunque una chiamata (ovviamente a costi maggiori e non potendo usufruire di tutti i vantaggi che il mio gestore predefinito mi offre). Così facendo però ridurremmo le zone completamente scoperte da segnale telefonico e (almeno nelle zone di scarso interesse e introito per le compagnie telefoniche) basterebbe installare un solo ripetitore per garantire uno sporadico segnale che garantisca almeno una chiamata d’emergenza. Ovviamente tutto questo se non vi sono problemi di incompatibilità tra le reti e le frequenze, ma questo andrebbe chiesto a un tecnico di telefonia mobile, poi bisognerebbe fare una petizione, e sperare che qualche nostro politico si muova per far qualcosa. In poche parole: una cosa impossibile seppure utile. |