Nessuno è infallibile e perfetto, non lo sono i cacciatori che si professano amanti della natura e per divertimento trucidano indifesi animali, non lo sono i presidenti (Actis è il presidente non il direttore, il Parco della Val Grande è senza direttore dal 2000, e ciò è probabilmente la causa di tanti problemi... ho conosciuto l'unico direttore che il parco ha avuto dal 1995 al 2000, un persona in gamba la cui assenza si è purtroppo fatta sentire. E l'attuale ministro Verde non mi risulta si stia dando da fare per colmare la lacuna!), non lo siamo noi semplici escursionisti. Comunque, caro Alfio, se qualcuno ha offeso per primo, questo è stato Cappef. Non mi sembra che sia stato tenero con chi gestisce il parco e con i suoi dipendenti (10 mi sembrano proprio pochi per gestire un parco nazionale). Mentre non credo che la proposta del presidente Actis sia da considerarsi offensiva. Anche perché non si può certo affidare la segnaletica dei sentieri al primo che passa per strada, soprattutto in Val Grande. Non si può affidare un lavoro così delicato a degli escursionisti pur motivati. E poi, diciamolo una volta per tutte, non mi sembra che in Val Grande i sentieri principali non siano segnati. Il Parco esegue lavori di pulizia annuali o biennali(lo so perché conosco Tiziano Maioli che se ne occupa da anni in modo egregio). Ripeto quanto già scritto in precedenza: mi sembra che alcuni esagerino nel descrivere i sentieri della Val Grande come qualcosa di disastroso. Io ci vado regolarmente, anche in zone poco frequentate, e non ho mai incontrato particolari difficoltà. E poi, lo confesso, una Val Grande come l'Alto Adige o il Cadore (zone che conosco benissimo e che amo) non mi appassionerebbe più, il senso di abbandono che a volte si prova è il suo punto di forza. Con amicizia valgrandina, Andrea
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