Son d'accordo con l'ultimo intervento e son d'accordo con i tentativi del Dott.Cavalli, come ad esempio il recupero dell'Alpe Straolgio,ma voglio far presente che il centro direzionale pensa piu' ad ampliare i confini che a recuperare gli alpeggi,infatti basterebbe individuare 5 alpeggi, ad esempio Ragozzale,Basagrana,Alpe Pra',Alpe Pogallo,Alpe Quaggiui,acquistare 100 manzi che quindi non bisogna mungere,caricare questi alpeggi dove a ragozzale c'e' un bivacco,Pra'pure,Pogallo anche Quaggiui c'e' alla Colma di Premosello e a settembre quando e' finita la stagione e gli animali son aumentati considerevolmente di peso vengono venduti,magari con marchio DOP Val Grande e la plusvalenza ricavata serve(in parte) a pagare chi ha trascorso l'estate in montagna a curare le bestie e nel tempo libero a pulire i sentieri ed ha sistemare l'alpeggio.Risultati:qualche posto di lavoro ( diciamo 2 persone per alpeggio con contratto a progetto per 3 mesi (15 giugno/15 settembre) indicativamente costo totale di 40000,00 €, comprensivi di contributi, per un netto di 1000,00 € al mese),ambiente rinnovato nel giro di 2 o massimo 3 anni,rendere viva la montagna dove ora sta morendo. La mia e' un'idea, bisogna lavorare in questa direzione. Al signore che dice la montagna si spopola prendiamone atto dico una cosa,siam pieni d'inquinamento lasciamo che tutto continui cosi'e che peggiorino le cose tanto non possiamo farci niente, prendiamone atto e inquiniamo anche noi a piu' non posso,non mi sembra un ragionamento logico.Secondo, l'avanzare del bosco porta all'aumento della presenza di alcune speci selvatiche quali camosci,cervi,cinghiali,ma alla diminuzione di altre quali l'avifauna alpina come il gallo forcello o la coturnice,ci dev'essere un'equilibrio e l'equilibrio e' quello portato dai comportamenti che i nostri avi hanno portato avanti per generazioni,un Parco deve prima di tutto remare nella direzione di recuperare,per cio' che e' possibile,quello che del passato e' stato perduto,ma sembra che la cosa che piu' interessa sia la nuova sede(per quella i soldi ci sono per inalpare invece.......,non ci sono professionisti o imprese varie da sovvenzionare e ve lo dice un libero professionista che vede come gli enti locali buttino i soldi in consulenze varie)e comunque per cio' che concerne il rifugio di Parpinasca non ci sono ancora risposte,ma stia tranquillo Presidente Actis,abbiamo un articolo di Eco-Risveglio e tra un po' avra' il suo spazio di notorieta' quando arrivera' Striscia la Notizia che abbiam gia' contattato e si son dimostrati molto interessati allo sperpero delle risorse di un rifugio inaugurato nel 2000 ed ancora inutilizzato. Chi vivra' vedra' e io aggiungo ridera'!!! Un saluto ai veri amanti della montagna,ovvero allo staff del Cappef
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